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Un libro per bambini può nascere dalla vita e dall’esperienza dell’autore:
I ricorrenti atti di bullismo mettono in evidenza un clima sociale in cui debolezza e diversità sembrano appartenere a una categoria subumana su cui sia lecito esercitare scherno e disprezzo.
Questo clima viene fatalmente respirato anche dai bambini che diventano, a loro volta, persecutori e perseguitati. E allora, oltre a cercare di capire il perché di questo accanimento ( che nasce di solito da una personalità trascurata la quale vive un senso di inferiorità che proietta poi sul più debole), credo occorra suggerire ai più piccoli, che sono anche i più esposti, degli strumenti verbali che li aiutino ad “attrezzarsi” e a difendersi, con umorismo e leggerezza, dall’ottusità e dalla prepotenza.
Per questo ho cercato parole che i bambini potessero capire. Ne è nato un volumetto: “Non ci provare a prendermi in giro!” ( Gruppo editoriale Raffaello, 2012), scritto in rima per rispondere “per le rime” all’antipatico di turno. Francesco, il protagonista, è un bambino senza capelli, piccolino di statura, con gli occhiali e le orecchie a sventola.
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Non ci provare a prendermi in giro! |
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